Il raschera è un formaggio d’alpeggio piemontese dal caratteristico sapore piccante e leggermente amarognolo che si abbina perfettamente con verdure appena lessate e ripassate in padella. La fonduta al raschera si accompagna splendidamente con cardi e finocchi. In tal caso i cardi o i finocchi devono essere sbollentati, tagliati a fette e ripassati a fuoco vivo in padella con un filo d’olio fino a quando non assumono una patina dorata. Messi i cardi o i finocchi su un piatto ci si versa sopra la fonduta per ottenere un piatto semplice ma dal sapore intenso.
Ingredienti per 4 persone
- 1 rosso d’uovo
- 100 grammi di formaggio raschera [1]
- 100 grammi di panna [2]
Preparazione della fonduta al raschera
- Preparare il raschera in cubetti di piccolo taglio, riporli in un tegame dal bordo alto e della lunghezza di 14 centimetri e distribuire la panna sopra il formaggio in modo omogeneo.
- Cuocere il tutto a bagnomaria [3] mescolando in continuazione fino a che il composto incorpora un poco d’aria (Ce ne si accorge dal tipico rumore che si genera agitando la miscela).
- Attendere che la miscela sia completa fusa ed omogenea, spegnere il fuoco ed aggiungere un rosso d’uovo sbattuto in un goccio d’acqua. Continuare a mescolare il tutto a fuoco spento per circa un minuto.
- La fonduta al raschera è pronta all’ uso. Utilizzare immediatamente in quanto raffreddandosi il formaggio si raddensa rapidamente.
Consigli e regolazioni della fonduta
Se la nostra fonduta ha una consistenza eccessivamente liquida è possibile aggiungere un poco d’olio oppure 1/2 cucchiaino di farina per raddensare il tutto.
Note sulla ricetta della fonduta al raschera
- Il raschera è un formaggio d’alpeggio piemontese prodotto dalla stagionatura del latte crudo nelle zone del cuneese in malghe d’alta quota.
- La panna è l’ingrediente più adatto per ottenere la fusione del formaggio. Il latte invece tende a produrre grumi e a rendere la soluzione pastosa. Volendo si può sostituire la panna con latte e olio anche se il sapore del formaggio ne risulta leggermente alterato.
- La cottura a bagnomaria permette di cuocere l’alimento senza metterlo a diretto contatto col fuoco. Si realizza utilizzando due recipienti messi uno dentro l’altro e riempiendo d’acqua quello più grosso che si trova a diretto contatto con la fiamma. La cottura a bagnomaria distribuisce in modo omogeneo il calore e permette quindi una cottura uniforme dell’alimento.